Mobilità sostenibile
Come ripeteremo più volte, le emissioni sono dei rifiuti e degli sprechi a tutti gli effetti e, soprattutto nel caso degli aerei, sono tra i principali agenti inquinanti che esistono sulla Terra. Stando a numerosi studi scientifici, insieme all’adozione di una dieta vegana, smettere di viaggiare in aereo sarebbe una delle principali soluzioni per abbattere le emissioni di CO2 e provare a rimediare ai disastri ambientali che abbiamo causato finora.
Se proprio non possiamo fare a meno di viaggiare in aereo, è possibile “compensare” la propria emissione di CO2 grazie alla no profit Atmosfair.
Ovviamente gli aerei non sono gli unici mezzi di trasporto inquinanti. Dunque, che si tratti di un intero viaggio o di un semplice spostamento quotidiano, badare al mezzo che si usa è fondamentale: preferiamo biciclette e trasporti pubblici, facciamo carpooling e diamo passaggi. In generale, cerchiamo sempre di usare quello meno impattante a livello ambientale.
Scegliamo una banca sostenibile
Come ci insegna l’ONG Reclaim Finance, le banche sono tra le prime sostenitrici di guerre, distruzione ambientale, inquinamento e cambiamento climatico. Con i soldi dei loro depositari, infatti, sovvenzionano aziende, progetti, governi e magnati distruttivi e insostenibili.
Scegliere una banca che non supporta questo genere di realtà ma che, invece, investe su sostenibilità, pace e collaborazione è un passo fondamentale.
Ricordiamoci inoltre di destinare il nostro 5×1000 a no profit di cui vogliamo supportare l’operato.
Evitiamo gli acquisti online per eliminare gli sprechi e abbattere le emissioni di CO2
Tra i consigli generali per vivere Zero Waste, smettere di acquistare prodotti online, soprattutto su grandi e-commerce come ad esempio Amazon e soprattutto se si tratta di capi d’abbigliamento, è tra le azioni più utili che possiamo compiere, sia a livello ambientale che sociale. Ci consente infatti di eliminare in un colpo solo il packaging per la spedizione e l’inquinamento del trasporto, oltre a contrastare la produzione di massa e lo sfruttamento del lavoro. Se però è una cosa da cui non possiamo esimerci, allora cerchiamo di accorpare più acquisti o di creare gruppi d’acquisto con altre persone, così da poter ricevere tutto in un’unica spedizione.
Meditiamo per imparare a vivere Zero Waste
Tutto quello che facciamo viene da una scelta, anche quando pensiamo che non sia così, in realtà la stiamo facendo. Quindi dipende da noi che tipo di scelta vogliamo compiere e che impatto vogliamo avere sulla nostra vita e sul pianeta.
Solo attraverso la consapevolezza possiamo davvero essere liberi di scegliere la vita che vogliamo ed essere consci delle scelte che facciamo.
Come diventiamo consapevoli delle nostre scelte? Grazie alle pratiche contemplative. La meditazione può davvero modellare fisicamente il nostro cervello in un modo che ci permette di fare scelte più consapevoli e creare per noi stessi il percorso che più desideriamo. Difatti, grazie alla neuroplasticità, quando meditiamo alleniamo il nostro cervello a funzionare in modo diverso, più sano e presente a se stesso.
Ecco perché pratiche contemplative e meditazione sono delle pratiche Zero Waste. Sono un enorme strumento alla portata di tutti – e ripetiamo, tutti – per innescare e mettere in atto quel cambiamento interiore e di stile di vita di cui abbiamo parlato nell’introduzione di questa guida. Ecco perché abbiamo deciso di dedicare diversi approfondimenti alle pratiche meditative sul nostro blog e durante le nostre eco-attività, perché siamo fortemente convinte che la meditazione in ogni sua forma sia un ottimo punto di partenza per vivere Zero Waste, perché ci aiuta ad essere più consapevoli e a badare di più ai rifiuti e agli sprechi che produciamo.
Non buttiamo via gli oggetti di plastica durevole che già abbiamo
Per quanto siamo perfettamente d’accordo che la plastica sia materiale estremamente nocivo, da smettere di produrre il prima possibile, se già possediamo oggetti non usa-e-getta fatti di plastica e ancora utili, non sbarazziamocene per rimpiazzarli con oggetti fatti di altri materiali, perché staremmo rendendo un rifiuto un oggetto che ancora possiamo usare. Piuttosto, cerchiamo di valorizzare al massimo ciò che già abbiamo, e applichiamo questa consapevolezza per quanto riguarda i nostri acquisti futuri. Ricordiamoci infatti che spesso il problema non è il materiale con cui un prodotto viene fabbricato, ma la sua natura usa-e-getta e, dunque, la sua produzione di massa. Anche un prodotto biodegradabile o compostabile, infatti, se usa-e-getta ha un impatto ambientale enormemente negativo – come ad esempio le bioplastiche con cui viene spesso sostituito il packaging di plastica normale.
Ovviamente, quando invece facciamo un acquisto ex novo di qualcosa che non abbiamo e ci serve, evitiamo gli oggetti in plastica, anche se duraturi.
L’inquinamento da filtri di sigaretta
I filtri di sigaretta sono tra i rifiuti più comuni, inquinanti e pericolosi che esistono al giorno d’oggi. Questo per vari motivi: quando vengono gettati in terra, finiscono inesorabilmente nelle fogne e, di conseguenza, in mare. Ma anche quando vengono gettati negli appositi contenitori, sono comunque dei perfetti esemplari di rifiuti usa-e-getta.
La sigaretta elettronica non è una reale soluzione, dato l’uso di boccette di plastica per liquido. Allargando ancora di più il campo, si tratta comunque dell’ennesimo futuro rifiuto tecnologico.
Purtroppo o per fortuna, l’unica soluzione realmente valida è smettere di fumare. Sappiamo che può risultare un argomento delicato per molti, e non vogliamo scadere nella classica paternale: “Non farà bene solo all’ambiente, ma anche a te!”, ma tra le varie soluzioni Zero Waste per vivere in maniera più sostenibile, smettere di fumare è sicuramente uno degli atti più radicalmente Zero Sprechi che ci siano.
Riparare invece che ricomprare per eliminare gli sprechi
Decidere di riparare un oggetto rotto o malfunzionante invece che ricomprarlo è, al giorno d’oggi, una scelta quasi rivoluzionaria. È vero, in alcuni casi, soprattutto per quanto riguarda dispositivi elettronici ed elettrodomestici, è più costoso riparare che riacquistare. Ma se prendiamo in considerazione la spesa sul lungo periodo, riparare risulterà la scelta più economica.
A tal proposito, il ragionamento può essere fatto anche a priori: scegliere di acquistare un oggetto solo se facilmente riparabile è un ottimo esempio di scelta Zero Sprechi. Questo anche perché, nella stragrande maggioranza dei casi, un prodotto non riparabile è spesso sinonimo di scarsa qualità, oppure di obsolescenza programmata, entrambi a loro volta sinonimo di altissimo impatto ambientale, produzione scadente e approccio consumistico.
Optiamo per l’usato
Se ci troviamo nelle condizioni di dover comprare qualcosa, allora optare per l’usato è la scelta Zero Waste che fa al caso nostro. Dai negozi, ai mercatini, gli Swap Party, ma anche sfruttando il passaparola di amici, conoscenti e parenti, consideriamo prima di tutto questa opportunità, che oltre ad essere sostenibile è anche, spesso, molto più economica.
Autoproduciamo i prodotti che usiamo e il cibo che mangiamo
L’autoproduzione è un gesto rivoluzionario. Si possono autoprodurre quasi tutti i prodotti e i cibi che consumiamo ogni giorno, ma già iniziare da qualcosa di quotidiano come il dentifricio o il deodorante è un’ottima partenza.
Per questo vi invitiamo a consultare alcune ricettine facili e veloci che abbiamo raccolto nella sezione Ricettario Zero Waste.
Anche per quanto riguarda il cibo, l’autoproduzione è una scelta che fa una differenza enorme, sia per la nostra salute che per quella del pianeta.
Grazie all’autoproduzione, potremo abbattere montagne di sprechi, rifiuti usa-e-getta, packaging, CO2 per il trasporto di prodotti, pesticidi, diserbanti e sfruttamento della manodopera.
Cogliamo l’occasione per segnalarvi la nostra autoproduttrice di fiducia, Elisa Nicoli aka Autoproduco, e il nostro contadino di fiducia, Fabio Costantini aka Fescion Farmer.
Controlliamo che quello che stiamo acquistando sia Fairtrade
Commercio equo e solidale, o Fairtrade, è una certificazione che ci assicura che quello che stiamo comprando è stato prodotto senza sfruttare ambiente e manodopera.
Alcuni alimenti che, ad esempio, dovrebbero godere di questa certificazione sono la frutta esotica (banane, avocado, mango, etc), il cioccolato, il caffè, gli ingredienti dei nostri prodotti di cosmesi o qualsiasi altro ingrediente/componente. Per il resto, evitiamo di acquistare prodotti che non godono di questa garanzia e che quindi, molto probabilmente, sono stati realizzati in modo insostenibile.
Non prendiamo parte ad attività che sfruttano e maltrattano gli animali
Come ci insegna l’etologa Chiara Grasso, presidentessa di Eticoscienza, con cui abbiamo collaborato diverse volte nel corso della storia della nostra associazione, a volte pensiamo di prenderci cura di un animale e di aiutarlo, ma in realtà stiamo solo partecipando al suo sfruttamento. Oltre a boicottare circhi, acquari, delfinari e qualsiasi altro luogo dove gli animali vengono messi in bella mostra o utilizzati a scopo d’intrattenimento per l’essere umano, diffidiamo di centri di recupero, santuari, safari e parchi dove possiamo interagire con gli animali selvatici (es. elefanti, leoni, scimmie, delfini, squali, tartarughe, etc), toccarli, nutrirli, lavarli e quant’altro. Per quanto riguarda gli zoo, occhio a quali scegliamo. Insomma, gli animali selvatici sono fatti per essere ammirati a distanza, senza nessuna interazione diretta con l’essere umano, se non quella professionale e consapevole di scienziati e veterinari realmente coinvolti nella tutela e il recupero di animali in difficoltà.
Ti viene in mente un consiglio o una soluzione Zero Waste che non hai trovato tra queste? Scrivici! Saremo felicissime di aggiungerla alla lista e ispirare sempre più persone.
Continua ad esplorare la nostra guida a come vivere in modo sostenibile e Zero Waste, visita gli altri capitoli:
- Introduzione allo Zero Waste: alcuni concetti di base
- Acquisti e spesa Zero Waste
- Cibo e alimentazione Zero Sprechi
- Soluzioni per una cucina Zero Waste
- Cura del corpo e igiene personale: consigli per un bagno Zero Waste
- Gestione della casa sostenibile e Zero Sprechi
- Pulizie della casa Zero Waste
- Abbigliamento sostenibile
- Zero Waste in viaggio, fuori casa e outdoor
- Ecogenitori: consigli per essere genitori Zero Waste
- Scuola Zero Waste
- Come coltivare orto, giardino e piante in modo Zero Waste
- Consigli per regali, feste e festività Zero Waste
- Consigli per essere Zero Waste sul luogo di lavoro
- Soluzioni e consigli Zero Waste per prendersi cui degli animali domestici
- Ricettario Zero Waste